Testo di Giovanni Agnoloni
Curioso il linguaggio del mondo, con le sue sincronicità. Mentre mi appresto a una rilettura dell’Inferno di Dante, in quel di Lido di Jesolo, scopro che, sotto un tendone nell’Arenile Piazza Brescia, è stata organizzata un’esposizione di sculture di sabbia ispirate a numerose scene della prima cantica dantesca. Si tratta della XIIa edizione del Festival Internazionale delle Sculture di Sabbia. Artisti di tutto il mondo (soprattutto statunitensi, ma anche provenienti dal Canada, dal Giappone, dall’Australia, dall’Olanda, dalla Russia e dalla Repubblica Ceca) – sotto la direzione dell’americano Richard Varano – hanno lavorato degli enormi blocchi di sabbia compressa fino a dar loro le fattezze di Dante, Virgilio e delle varie figure di dannati e demoni che i due autorevoli esploratori dell’Aldilà incontrarono nel corso del loro lungo percorso allegorico.
Si comincia proprio con il poeta fiorentino e il suo vate latino che si avviano all’inizio del cammino, per poi incontrare subito Caronte, il traghettatore infernale, e quindi gli “spiriti magni” – i poeti Omero, Orazio, Ovidio e Lucano, isolati nel “nobile castello” nel Limbo –; poi, ancora, Minosse e Paolo e Francesca, e via via tanti altri luoghi e figure dei nove cerchi dell’inferno. Bellissima la rappresentazione della città di Dite, nella sua plasticità angolare e architettonica, ma anche di notevole forza evocativa la selva dei suicidi, e di grande potenza icastica la visione di Lucifero, nell’ultima scultura.
Le foto del Comune di Jesolo, pubblicate qui, danno solo un’idea dell’abilità con cui sono state realizzate le opere: bisogna, tuttavia, venire a Lido di Jesolo (la mostra è aperta fino al 31 luglio), per rendersi conto della qualità del lavoro di questi artisti, che non hanno niente da invidiare a maestri della scultura in materiali più tradizionali e meno deperibili, in quanto a forza evocativa e capacità di cogliere gli stati d’animo – resi eterni e immutabili dal contrappasso della giustizia divina – che formano ciò che si qualifica come “peccato”, e che Dante, come forse nessuno nella storia, ha saputo “fotografare” nella loro intima umanità.
XIIa edizione Festival Internazionale delle Sculture di Sabbia
L’Inferno di Dante
Arenile Piazza Brescia
Lido di Jesolo (VE)
Fino al 31 luglio 2009
Orario: 9.00-23.00
Biglietto: 2 €
Dante, un tipo da spiaggia?
Mah, per attirare i turisti si farebbe di tutto…
mdp
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dante sul sabbione c’è già stato, con ser brunetto.
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Il video delle sculture di sabbia
http://www.video-classifica.com/video-cultura/sculture-nella-sabbia/
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