di Billy Collins
I morti stanno sempre a guardarci da lassù, si dice,
quando infiliamo le scarpe o facciamo uno spuntino
ci guardano dal fondo trasparente delle loro barche in cielo
mentre remano se stessi lentamente attraverso l’eternità.
Osservano le teste muoversi lì sotto sulla terra
e quando ci sdraiamo su di un campo o sul divano
storditi forse dal ronzare di un pomeriggio afoso
concludono che anche noi guardiamo loro
per questo tirano sù i remi e rimangono in silenzio
aspettano, come genitori, che noi chiudiamo gli occhi.
*
The dead are always looking down on us, they say.
while we are putting on our shoes or making a sandwich,
they are looking down through the glass bottom boats of heaven
as they row themselves slowly through eternity.
They watch the tops of our heads moving below on earth,
and when we lie down in a field or on a couch,
drugged perhaps by the hum of a long afternoon,
they think we are looking back at them,
which makes them lift their oars and fall silent
and wait, like parents, for us to close our eyes.
Bello! Mi ha dato un briciolo, di un briciolo, di un briciolo di consolazione.
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bello, grazie renata.
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ad osservare queste liriche si capisce come la semplicità dia profondità assoluta alla bellezza
grazie per il post l’animazione la traduzione
c.
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Bella.
Grazie.
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Piaciuta anche a me, Renata, grazie.
L’accorto “They say” gli evita sbertucciamenti di sorta:)
Eppure la poesia, spesso, proprio in certe zone indugia, scandaglia, oltre l’evidenza materica delle cose.
Un caro saluto
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molto dolce Renata, e attenta ad evitare ogni rimpianto,pure sotteso, vibrante in sottofondo,un abbraccio, V.
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OT scusate. Viola, ci sei? Mi chiami?
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questa prosa rompe gli indugi (spero non dispiaccia, condivido sul mio blog)
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@viola: eh già, ogni tanto scappa da un fianco quel vecchio vizio dell’elegia!
@navarro: prego, si figuri (anche se qui c’è del volgere nel versus, in fondo sempre che si rema dritti per l’eterno 🙂
@anna: vero, c’è un che di sollievo nel pensarci così distanti a guardarci negli occhi…
ciao altri commentatori, mi siete tutti cari!
grazie e un saluto,
r
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Bellissima, anche il video, riprendo tutto sul mio blog.
p.
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Non credo nel messaggio di fondo della poesia, ma l’idea di trasformare la poesia in animazione è davvero simpatica.
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Il bistrattato dalla critica Billy Collins ha abbinato più volte le sue poesie all’animazione affinché anche i giovani vi si avvicinassero.
Se vi è piaciuta questa forse potrebbe interessarvi questo link dove potrete vederne altre di Collins, e sempre con la sua tipica ironia.
http://www.bcactionpoet.org/index.html
brava
lisa
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Non conoscevo Collins, ma mi ha colpito alla prima lettura.
Su wikipedia italiana mancava; per questo ho creato l’abbozzo della voce che lo riguarda.
Non ho voluto tradurre la biografia da wikipedia inglese, perché è impostata troppo come un curriculum vitae.
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ottimo! grazie
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mi piace molto il fatto che vai sempre a pescare in mari altri! la ricerca che fai, Renata, da e darà, ottimi frutti. baci
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La bellezza di Renata è proprio questa, caro Manuel. E, infatti, concordo con te. Lei esce completamente da ogni seminato, percorre una sua ricerca, una cammino proprio che la rende unica.
Ti stimo molto, Renata. Go on…
Nina
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grazie a lisa per il link, e a pierangelo per l’ottima idea
grazie a tutti per le care cose che dite: non so se qui siamo già nell’ambito dell’esperimento (una parola che mi verrebbe da usare per un coinvolgimento alchemico più viscerale), diciamo che vado curiosando, come una collezionista ai mercatini, come una turista un po’ retro’ cercando la via di qualche Grand Tour… Collins, naturalmente, è molto diverso dalle mie corde di autrice di poesia, quel che mi piace molto in lui è la qualità della sua “portabilità”: le sue liriche hanno vita propria, possono stare in (ma non hanno necessariamente bisogno di) un libro, un blog, youtube, la tasca dei jeans, e funzionano comunque perché capaci di sintetizzare l’emozione nell’idea con una velocità e una nitidezza molto complicate da realizzare qui (nella poesia italiana, dico).
ci scordiamo sempre che giochino facile da portare in giro con noi sia la poesia, al contrario di quasi tutto il resto delle arti e dei saperi. su questo ci sarebbe da riflettere assai.
intanto, un caro saluto a tutti
r
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