Negli anni tra il 1896 e il 1901 (rispettivamente nel 1896, 1897, 1899 e 1901), Anatole France scrisse quattro brevi volumi narrativi (ma dal taglio saggistico e spesso erudito) che intitolò alla fine Storia contemporanea. In essi, attraverso delle scene di vita privata e pubblica del suo tempo, ricostruì in maniera straordinariamente efficace le vicende politiche, culturali, sociali, religiose e di costume del tempo suo. In particolare, i due ultimi romanzi del ciclo presentano riflessioni importanti e provocatorie su quello che si convenne, fin da subito, definire l’affaire Dreyfus. Intitolando Storia contemporanea questa mia breve serie a seguire di recensioni di romanzi contemporanei, vorrei avere l’ambizione di fare lo stesso percorso e di realizzare lo stesso obiettivo di Anatole France utilizzando, però, l’arma a me più adatta della critica letteraria e verificando la qualità della scrittura di alcuni testi narrativi che mi sembrano più significativi, alla fine, per ricomporre un quadro complessivo (anche se, per necessità di cose, mai esaustivo) del presente italiano attraverso le pagine dei suoi scrittori contemporanei. (G.P)
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di Giuseppe Panella
Attraverso lo specchio. Sandro Montalto, Monologhi di coppia, Novi Ligure (Alessandria), Edizioni Joker, 2010
«Il testo è definito dal suo autore una tragedia comica, – scrive Paolo Bosisio nella sua Prefazione – a sottolineare il riconoscimento di quel quid ridicolo di cui la realtà abbonda: Montalto trasferisce sulla scena “una iper-chiacchierata, un emblema, un’antonomasia, un minimo repertorio di tipi umani riassunti in due burattini e di esperienze quotidiane sempre ai limiti dell’assurdo, ma non assurde”, una sorta di cartina di tornasole della piccola e crudele illogicità della vita quotidiana» (p. 5).
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