A tale told by an idiot… avrei voluto usare il verso di Shakespeare come sottotitolo per questa mia raccolta di poesie, completa o quasi: ma se lo usassi, oltre a non dire niente di nuovo, finirei per cadere nell’iper-limitativo, come vorrebbe la poetica di servizio di uno che non si è mai preso troppo sul serio; peggio ancora e all’opposto, rischierei di passare per presuntuoso, vista l’autorità della fonte. Al massimo, nei casi più fortunati, si dovrebbe poter entrare con le mie poesie nella terra di nessuno, o nella “terra di mezzo”, vedi il mio ultimo libro, sempre con la speranza che dietro il nulla si nasconda qualcosa. In realtà è il nulla stesso che gioca a nascondersi, altrimenti che nulla sarebbe? il nulla si nasconde, diceva infatti un mio verso clausola che ho sempre lasciato nel cassetto per certa sua intollerabile solennità e altrettanto intollerabile facilità a favorire l’arzigogolo, nel gusto di certe controversie teologiche.
Resta, senza altre evitabili ambiguità, il mio rovescio del nulla; non già il pieno, bensì quegli stati di estrema rarefazione del reale che più colpiscono, a volte addirittura incantano: le nebulose, le nuvole, le gocce, le nervature delle foglie… L’osservatorio del cielo strizza l’occhio al microscopio del laboratorio. Oggetto sono il luoghi e le cose dove ti chiedi se si tratti di avanguardie o di retroguardie del nulla, della minaccia della sua invasione o di residue e macerie della sua sconfitta.
Mi piacerebbe scrivere poesie religiose. D’altra parte il mio mondo è quello che è: il mondo di un pigro chasseur d’images. Posso forse trovare ancora qualcosa da dire nelle smagliature e contraddizioni del quotidiano, soprattutto nei deserti della disattenzione. Se le immagini, appunto, si degnano di capitarmi a tiro. (Luciano Erba)
( Luciano Erba, Poesie 1951-2001, Oscar Mondadori )
da poesie sparse
Quando dietro le nuvole sbaglia
Quando dietro le nuvole sbaglia il sole
(ma non sarà stato il vento a fargli strada?)
quella luce inattesa
non sperata improvvisa
non vorrà dire qualcosa?
una cosa in attesa?
ma quale? di fatto
a qualcuno viene voglia di vivere
a un altro di morire.
Preghiera
non sta scritto nemmeno negli apocrifi
che tu abbia mai riso né sorriso
si può solo intuire, ma è permesso?
forse te ne sto dando l’occasione
almeno per questo
ti prego trovami, o lasciati trovare
nei luoghi dell’assenza.
Bukara Tabriz Shiraz Shirwan
Succede nei momenti di sconforto
di veder galleggiare dei colori:
fili di trame ancora incerte
appaiono a mezzaria un po’ lontano
sospesi tra nubi sfilacciate,
danno l’idea di un tessuto
un tappeto volante steso al vento
che attende nell’azzurro sopra i tetti.
Sono molto addolorato per la perdita di un poeta, e allo stesso tempo di una persona per bene come Luciano Erba; l’ho conosciuto tre anni or sono, insieme a sua moglie, e mi ha colpito la sua estrema nobiltà d’animo, la sua eleganza priva di snob come era di quelli della sua generazione, lontani dal pensiero di apparire, preoccupati solo di essere se stessi, di essere “ordinati” (mio padre era del ’24, e l’affetto che ho per quelli della sua generazione, che hanno passato una guerra, vissuto il boom economico e poi la spersonalizzazione di questo tempo, è immensa), e a ogni loro scomparsa mi sento molto più solo.
Fabio Franzin
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Putroppo non lo conoscevo personalmente ma l’ho sempre apprezzato molto come poeta e sentito vicino, penso anche per il nostro essere lombardi. Non mi riferisco solo alla poesia.
Sentite condoglianze
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Il cuore del poeta
non è mai stanco
abbracciato al mattino
riparte
il poeta non muore mai
isa malagoni
Ti abbraccio carissimo Luciano
Prego per te
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Qui di seguito un ricordo in versi di Luciano Erba, a cura di Giuseppe Limone, comune amico e più volte recensore del poeta lombardo, non ultimo “L’altra metà di Erba” un bel saggio apparso su Paragone, Sansoni Firenze I 2006 e su Smerilliana, semesrale di civiltà poetiche I, 2006, che ripubblico sul mio blog http://www.acapofitto.splinder.com
A Mimìa e alle figlie, con grande affetto e in perenne ricordo.
A LUCIANO ERBA
Un amico perduto non è mai perduto.
È solo un amico smarrito
fra gl’interrogativi del cuore.
di Giuseppe Limone
Io non ti perdo,
anche se il tempo ora
ci separa in due parti,
in due metà,
divise a crudo con un tagliacarte.
Io non ti scordo,
sei l’amico vivo,
cavaliere della penna e dell’onore,
abbracciato a memoria.
L’iridato fiore
dell’ironia involontaria e del pudore di sé.
Svelto come il capriolo
che scala il sole, come il gatto
che apre il fosforo sul buio
mentre raschia il mistero e lo precede.
Io non ti piango
per non ferirti il cuore,
schivo per gioco,
capace di commuoversi in segreto.
Io piango solo
che t’incontrai tardi, non conobbi
il guizzo verde della tua matrice, ma lo riconobbi
in specchio
nello sprizzo finissimo di sole
che irradia sottotraccia
il grande libro delle tue minime righe
fra toni bassi e acuti colori.
Ora il tempo è tornato, torna l’ingombro
grande dei capelli d’oro
di tua figlia
che porta un pacco più grande di lei, ancora appesa
al grembo di sua madre,
al caldo cuore della dolce Mimìa.
Cadde a Valenza
un improvviso ramo
sub tegmine fagi
a onorare il tuo nome di poeta
nel convito di studi
con la sua pioggia d’ombra
fra gli amici festanti.
Sfavillava nell’aria il tuo silenzio.
Siamo
la tua forma cava, la tua eco
che dalla nostra parte ti risponde.
Io ti riagguanto
da dietro come uno scoiattolo nel buio.
Restiamo sulla roccia della riva
i crudi gridi che il tuo dito scrive.
Dal tuo luogo nuovo
ora ci riconosci e ci segni
col lapis di Dio, mentre ci ricordi
questo po’ di Repubblica del mondo.
Oggi
il tempo torna e ti dissoda,
scoprendo a vivo le reticolate
radìcole bianche del tuo cuore, mentre ci porgi
con le mani
l’incantato universo del tuo sguardo, la tua
semplicità nobile e scalena,
vereconda di sé. Nulla
è meno perso di te. La tua stella smarrita
adesso è tornata fra le case.
Io conobbi un poeta
assolato e assoluto,
Luciano Erba, attempato bimbo, pesce d’oro svelato, umile sole, eroe fra i semplici
gialli fiori di ìreos rinato.
Giuseppe Limone
Napoli, 5 agosto 2010
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La poesia rende l’uomo immortale. Conserveremo preziosamente le parole nate dalla creatività e dalla curiosità di Luciano Erba.
Lo Staff di Libreria Liberrima
http://www.liberrima.it
http://librerialiberrima.blogspot.com
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