da qui
E’ sobrio, quest’hotel: che sia il segno di una scelta più profonda, di qualcosa che cambia veramente nella vita di Avigail? La struttura è in pietra, simile ai monumenti antichi, come una storia che procede a ritroso per ricuperare le radici, l’innocenza perduta. Le stanze sono piccole e accoglienti: una scrivania col ventilatore appollaiato, un quadro con lo sfondo arancione e l’icona del Mashiah nell’orto degli ulivi, un letto a due piazze con la sovraccoperta rosso fragola. Mi perdo nei tuoi occhi. Arabi ed Ebrei: ci sarà mai la pace? Smettila di chiacchierare, abbracciami invece, da bambini venivamo alla spianata per giocare al calcio, non posso fare a meno di guardarti, ora ci vengo per pregare: Maometto arrivò fin qui, sul suo cavallo alato, non credo ci sia al mondo qualcosa di più bello del tuo volto, del tuo corpo, le famiglie si svagano, contemplano il paesaggio, la moschea di Omar, devo dirtelo, Avigail, sei il motivo per cui vivo, si ascoltano lezioni, seduti intorno a un uomo con la barba, la camera da letto è il tempio e tu sei la mia dea, la spianata, il venerdì, trabocca di gente d’ogni tipo, Ismail, non sai cosa succede? il mondo è in fermento, le nazioni si rivoltano, i potenti tramano per difendere i loro privilegi, solo una parte della folla può entrare nell’edificio religioso, ma la preghiera è valida dovunque, che m’importa del mondo se sono qui con te, voglio morire sentendo che sei mia, inginocchiarsi, baciare la terra, non capisci che la bellezza è effimera, che tutto passa su questo palcoscenico? uomini assorti leggono appoggiati alle colonne, il domani non conta, tu sei l’oggi, e l’oggi è ciò che voglio, la Cupola della Roccia è il centro del mondo, il luogo dove tutto avviene, l’aria sta cambiando, Ismail, sono in pensiero per Yehochoua, tutto accade qui, a Gerusalemme, nulla di grande o vero esiste fuori delle mura; lingue, culture, religioni, si danno appuntamento in questo spazio santo, Yehochoua è un illuso: altri hanno preso in mano il suo messaggio e lo stanno travisando, finché qui non sboccerà la pace, la guerra incendierà il pianeta, non essere cinico, abbiamo fame di speranza, di una via d’uscita, nel Santo Sepolcro c’è un segreto: se un giorno qualcuno avrà il coraggio di pronunciare, in questo punto, la parola pace, la fame e la sete cesseranno, l’universo diverrà un talamo nuziale in cui morire di baci, Dio sarà gli occhi, il seno, le cosce di Avigail, le pareti di pietra dell’hotel, la città accecata dalla luce, il cielo al tramonto che Yehochoua e Magdalenne contemplano come fosse una pagina mai scritta, una parola mai detta, un sogno mai sognato.
“l’universo diverrà un talamo nuziale in cui morire di baci, Dio sarà…”
mi riporta a
“l’amore è istintivo: nel senso che si ama con il corpo.”
che è una grande verità, perchè siamo fatti anima e corpo, e l’una non può escludere l’altro e viceversa.
Si va incontro all’altro, lo si ama e si condivide con lui, nelle due dimensioni, necessariamente.
Nel matrimonio poi, ad esempio, oltre alla stima reciproca e all’amicizia tra marito e moglie, è fondamentale la certezza di essere “bello” per l’altro e “desiderato”, perchè fa sentire amati completamente.
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‘abbiamo fame di speranza di una via d’uscita’
‘Nessuna classe dirigente può sopravvivere se non riesce a dare motivo di fiducia alle nuove generazioni. Anzi, direi paradossalmente, agli stessi non-nati, se non riesce a farle partecipare alla costruzione del loro destino.’ (Massimo Cacciari, Italia, rivoluzione in arrivo?).
Speriamo che le classi dirigenti, e le società stesse, imparino ad ascoltare Yehochoua
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se un giorno qualcuno avrà il coraggio di pronunciare, in questo punto, la parola pace, la fame e la sete cesseranno, l’universo diverrà un talamo nuziale in cui morire di baci, Dio sarà gli occhi, il seno, le cosce di Avigail, le pareti di pietra dell’hotel, la città accecata dalla luce, il cielo al tramonto che Yehochoua e Magdalenne contemplano come fosse una pagina mai scritta, una parola mai detta, un sogno mai sognato.
per millenni ci hanno detto che dovevamo desiderare la pace dei sensi e lo hanno fatto per poter continuare a fare le loro guerre…
ma non cesseremo di sognare quel sogno che ci fa vivi.
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Mi perdo nei tuoi occhi.
Avigail sei una dona fortunata, lo sai? Hai trovato chi ti salva dall’inferno quotidiano, ti ha ridato vita e speranza, ti parla d’amore mentre tu fai di tutto per spegnerne la fiamma riportandolo sui dolori del mondo e la cronaca di ogni giorno. Ma forse, chissà, ora lo salvi tu, ricuperandolo dal tuo corpo per riportarlo all’amore che ti ha salvato.
SM
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“Così con un bacio… io muoio.”
— William Shakespeare
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E lucean le stelle…
e olezzava la terra…
stridea l’uscio dell’orto…
e un passo sfiorava la rena.
Entrava ella, fragrante,
mi cadea tra le braccia.
Oh dolci baci, o languide carezze,
mentr’io fremente
le belle forme disciogliea dai veli!
Svanì per sempre
il sogno mio d’amore…
L’ora è fuggita,
e muoio disperato…
e muoio disperato…
E non ho amato mai tanto la vita!
Tanto la vita…
Tanto la vita…
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-il domani non conta, tu sei l’oggi, e l’oggi è ciò che voglio,
“Il tempo, i nostri giorni non ci appartengono, non sono di nostra proprietà.
Il primo atteggiamento di fronte al tempo è quello di cogliere il kairos, il tempo propizio che qualifica tutto il resto del tempo, il tempo di grazia, realtà del presente, cosicché l’oggi concreto sia immerso nella luce della salvezza. “
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E’ sobrio, quest’hotel: che sia il segno di una scelta più profonda, di qualcosa che cambia veramente nella vita di Avigail?
Quando c’è il vuoto nell’anima si tenta invano di colmarlo con tutto il superfluo del mondo, ma quando l’anima è colma d’amore non ha più bisogno di nulla.
Lascia l’apparenza e prendi il senso….
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Arabi ed Ebrei: ci sarà mai la pace?
Archivio Corriere Della Sera.it 1998 – 50 anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Oliviero Toscani fa pubblicita’ alle Nazioni Unite “Sogno di vivere insieme pacificamente, arabi ed ebrei uniti in un solo paese”. “Sogno che un giorno non ci sara’ piu’ nessuno disposto a morire o ad uccidere per la propria religione”. Sogni da fotografare… un casto, scandalosissimo bacio: quello di Musa Mazareb, 22 anni, beduino, e di Enyar Lazarus 24 anni, israeliana…. ritratti dell’altra Gerusalemme: il fruttivendolo arabo abbracciato dal cliente ebreo, che lo bacia brandendo l’anguria dai colori di Palestina; il barbiere ebreo che affila da anni la sua lama sulla guancia del giovane operaio arabo, ma solo per fargli la barba; e poi coppie miste, amici, compagni di lavoro…. Minoranze che convivono in pace…..
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…non capisci che la bellezza è effimera….
Non è importante come si è fisicamente, perchè la vera bellezza è quella dell’animo.
La bellezza apparente non dura a lungo nel tempo,diversamente quella dell’animo dura tutta una vita.
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‘Mi perdo nei tuoi occhi’
Mi riallaccio al bel commento di Stella Maria su Avigail per aggiungere un post non relativo cronaca quotidiana:))
In your eyes
the light the heat
in your eyes
I am complete
in your eyes
I see the doorway to a thousand churches
in your eyes
the resolution of all the fruitless searches
(Peter Gabriel, In you eyes)
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“sei il motivo per cui vivo”
PERCHE’ VIVO
Perché vivo
Perché vivo
Per la gamba gialla
D’una donna bionda
Appoggiata al muro
In pieno sole
Per la vela gonfia
Di un battello del porto
Per l’ombra delle tende
Il caffè ghiacciato
Che si beve con la cannuccia
per toccare la sabbia
Vedere il fondo dell’acqua
Che diventa così azzurro
Che discende tanto in basso
Con i calmi pesci
Pascolanti sul fondo
Che si librano sopra
I capelli delle alghe
Come uccelli lenti
Come uccelli azzurri
perché vivo
Perché è bello.
— Boris Vian
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– che m’importa del mondo se sono qui con te, voglio morire sentendo che sei mia
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“come fosse una pagina mai scritta, una parola mai detta, un sogno mai sognato.”
IL SOGNO E’ SEMPRE
Il sogno e’ un vento
che abbiamo stretto
fra le mani
e cento canzoni nuove
per domani…
e questo uomo
guarda in su
e e’ solo alla meta’
Questo uomo chiude giu’
il coperchio del suo piano
e si chiude un altro
dei suoi giorni
messi in fila…
questo uomo
mezzo semplice
e mezzo strano
a soli tredici anni
dal duemila
cerca ancora il senso
delle cose dove sta
questo uomo nato
per andare dove va?
Il sogno e’ il cielo
di un’altra notte
che e’ finita
un grido che sia
piu’ forte della vita…
e questo uomo adesso sa
che ha un’altra
storia in piu’
da chiudere con gli occhi
e non smarrire mai…
Il sogno ora finisce
e non finisce niente
e ancora avremo
questo stesso cuore
dentro il cuore della gente
ed un po’ meno soli…
e questo uomo che va via
le volte che
si perdera’ lontano
fermera’ il suo sogno qui
perche’ quel sogno
e’ sempre stato qui…
C.Baglioni
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“una parola mai detta”
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“Dio sarà gli occhi, il seno, le cosce di Avigail”
“ora che ho te amo l’altra gente”
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Bellissimi e intensi questi momenti d’amore. Emozionanti le parole che Ismail pronuncia ad Avigail, toccante il cambiamento di lei. Apparentemente sembrano parlare linguaggi differenti. Ma si cercano, si parlano, accavallano pensieri e parole, e si ascoltano. Hanno l’esigenza di comunicare ciò che invade il loro cuore, ed è un parlare d’amore.
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“se un giorno qualcuno avrà il coraggio di pronunciare, in questo punto, la parola pace”
ODE ALLA PACE
Sia pace per le aurore che verranno,
pace per il ponte, pace per il vino,
pace per le parole che mi frugano
più dentro e che dal mio sangue risalgono
legando terra e amori con l’antico
canto;
……………….. Nessuno pensi a me.
Pensiamo a tutta la terra, battendo
dolcemente le nocche sulla tavola.
Io non voglio che il sangue
torni ad inzuppare il pane, i legumi, la musica:
ed io voglio che vengano con me
la ragazza, il minatore, l’avvocato, il marinaio, il fabbricante di bambole
e che escano a bere con me il vino più rosso.
Io qui non vengo a risolvere nulla.
Sono venuto solo per cantare
e per farti cantare con me.
P.Neruda
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“il cielo al tramonto che Yehochoua e Magdalenne contemplano come fosse una pagina mai scritta, una parola mai detta, un sogno mai sognato.”
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[..]nel Santo Sepolcro c’è un segreto: se un giorno qualcuno avrà il coraggio di pronunciare, in questo punto, la parola pace, la fame e la sete cesseranno, l’universo diverrà un talamo nuziale in cui morire di baci, Dio sarà gli occhi, il seno, le cosce di Avigail, le pareti di pietra dell’hotel, la città accecata dalla luce, il cielo al tramonto che Yehochoua e Magdalenne contemplano come fosse una pagina mai scritta, una parola mai detta, un sogno mai sognato.
Ho sempre immaginato Dio come il Creatore lontano e giudice severo. Da poco ho conosciuto Dio come amico e padre in ascolto che scende fino a me, fino a noi tutti, e viene incontro alla nostra fragile umanità, ai nostri sogni e desideri più intimi. Questa immagine della parola pace pronunciata con coraggio, mi meraviglia ancora di più, e mi sembra un ulteriore passo di Dio verso noi figli, ed è bellissima.
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vi ringrazio!
quei versi di Neruda sono sempre stati tra i miei preferiti.
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il domani non conta, tu sei l’oggi, e l’oggi è ciò che voglio
Oggi, un momento del tempo nel quale si consuma la vita, quando decidi cosa devi e non devi fare, scegli in base a tuoi criteri malati, condizionati da mille barriere di convenzione e formalità, e ti accorgi che alcune scelte sono sbagliate, perché potresti fare tanto e invece non fai nulla…Un grido per svegliarsi e vedere che oltre la montagna c’è un’immensa vallata, un mondo che ha bisogno di aiuto, e non può aspettare domani
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… il cielo al tramonto che Yehochoua e Magdalenne contemplano come fosse una pagina mai scritta, una parola mai detta, un sogno mai sognato.
Magdalenne compagna di Yehoshua. In greco koinonòs ovvero colui con il quale si divide tutto, colui con il quale si è legati, una coppia che non si realizza unicamente nella sessualità, anche se questa dimensione può essere sottintesa, ma anche in una cooperazione, due partner di una stessa attività. Comunanza di pensiero e comprensione, condivisione … Ai tempi di Gesù, ma ancor prima, affinità di questo tipo si suggellavano con il bacio sulle labbra, non il bacio degli amanti, ma il bacio innocente o meglio, nel suo antico significato, lo scambio di respiro. Per questo poteva accadere che un simile bacio venisse scambiato anche fra persone dello stesso sesso, era il simbolo di un amore supremo, mistico, divino.
Solo amandosi così si può condividere lo stesso sogno mai sognato.
SM
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vi ringrazio.
aiuto e comunione: due facce della stessa medaglia.
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