Tintoretto, Santa Maria Egiziaca
Calmo e chiaro è il mio libro sono sola con lui
mentre fremiti d’alberi e ombre si insinuano
tra abito e pagine e sento
la seta del foglio e dei miei riccioli sciolti sulla tempia.
Dove sono?
Nella casa sicura del libro o in questa ardente
inquietudine se tutto brucia bisbiglia
d’oro e di rosso se questa luce strana
è entrata nella mia carne e non posso più leggere.
Se ora tutti i confini si disfano senza interrogarsi.
L’arte non consiste nel rappresentare cose nuove, bensì nel rappresentare con novità.
Ugo Foscolo
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un bacio
la funambola
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ringrazio molto Fabrizio Centofanti per avermi invitata qui sulla scia del suo testo precedentemente pubblicato nella speranza che la mia poesia possa emozionare qualche lettore…
Il dipinto di “Santa Maria egiziaca” che ha suggerito la mia poesia si trova a Venezia,scuola di san Rocco e nella realtà è più chiaro della presente -scurita-riproduzione.
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Mi ha emozionato eccome, Lucetta! Questa tua è una lettura ispiratissima, che penetra le fibre del dipinto, segue ombre luci e colori e insieme il pensiero inquieto di Maria risultandone uno splendido amalgama tra fisico e metafisico. Grazie per questo dono,
annamaria ferramosca
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Annamaria cara, sono felice e grata che la tua eccezionale sensibilità abbia penetrato e colto ….la mia! GRAZIE!!!
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Inconfondibile originalità di visione e di stile da parte di Lucetta Frisa, grande “regardeuse” di quadri e sempre capace di restituirceli con tutta la conoscenza e l’emozione.
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