Davanti a una porta chiusa
Conopio, vorrei che tu dormissi come costringi me /
a dormire, sotto questo portico gelato. /
Donna insensibile, vorrei che tu dormissi come fai /
dormire il tuo innamorato, senza un’ombra di compassione. /
I vicini hanno un po’ di pietà, tu neanche un’ombra. Ma presto /
i capelli bianchi ti rinfrescheranno la memoria, su tutto.
(trad. Marina Cavalli)
Callimaco, Epigrammi, Mondadori, 2008, p.37
“Dell’altra moltitudine che abbiamo di versi, quasi infinita, ha scelto ciò che gli è riuscito o più elegante, o più poetico, o anche più filosofico, e infine, più bello […]” (Tratto dalla Prefazione alla crestomazia italiana de’ poeti di Giacomo Leopardi)
L’ha ribloggato su Paolo Ottaviani's Weblog.
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