Verranno giorni in cui il primo che avrà un coltello lo userà per uccidere.
Allora molti diranno: non si può continuare così.
E torneranno a guardare la De Filippi.
il giorno è già venuto. anche se non tutti guardano la De Filippi. nessuno propone soluzioni, anche dolorose e difficili. si sta verificando una progressiva chiusura verso il mondo. possibile che non si possa far nulla, che si resti solo a dire di far muro? muro di chi e di quale materiale?forse un megabunker? chi lancia un’idea minimamente efficace, che non sia solo la preghiera(intanto ci uccidono), anche sul lungo periodo? sono certa che nessuno mi risponderà, non vorrei leggere le solite parole vane di pauraodioimpotenza, senza vie d’uscita.
Chi pensava che una chiesa fosse un posto di pace, quasi inviolabile, una sorta di consolato protetto da veti diplomatici, non era nel giusto. Anzi, l’attualità ci racconta che quel marchio a forma di croce sta diventando l’obiettivo principale dell’odio radicale, mistificato in martirio religioso. Siamo Noi i veri perseguitati dal razzismo “cristofobico”, Noi che abbiamo spalancato le porte di casa e col “marenostrum” abbiamo aperto al “marevestrum” Gli interessi economico-politici intorno ai flussi migratori hanno fatto il resto. Tutto ciò, certamente, perchè troppo intenti a seguire le storie strappalacrime di “C’è posta per te”, le disfide amorose di “Uomini e donne”, i talenti di “Amici”: tutta zizzanìa. Per noi, una chiesa è il luogo di raccoglimento dove ritrovare il rapporto col nostro Dio, per altri invece solo il punto più pescoso per la caccia al Cristiano. Quel che è successo a Rouen mi convince che “il tempio” abbia fatto il suo “tempo” e ognuno di noi debba cominciare a dispensare Vangelo all’aria aperta, per le strade del modo, come fece Gesù. Rovesciamone l’asse, andiamo noi, a farci integrare da quelli che poi si presentano col coltello o cinti di tritolo, a spargere il seme buono per la nuova Mietitura.
Coltelli, armi in generali e altro ancora per maggior aggressione, aggressività, sottomissione, prepotenza.
Maggior forza è nell’uomo inerme, che vede e vuole e vive il mondo senza violenza.
Libero, da ogni arma. tagliente. e psicologica.
Il coraggio è amare, al più presto.
Si sta facendo notte (cit)
Se ne lasceranno qualcuna in piedi, Roberto.
Si preparano eventi tosti, ma l’establishment fa finta di niente.
A chi chiede soluzioni, ne so indicare una sola: cambiare vita, convertirsi.
“Coloro che hanno distrutto l’uomo e la terra non possono sedere subito alla tavola di Dio insieme con le loro vittime. Dio crea giustizia”.
Benedetto XVI
…e cercare i Pokemon
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“Kommt, ihr Töchter, helft mir klagen”
Venite, figlie, aiutatemi nel pianto
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il giorno è già venuto. anche se non tutti guardano la De Filippi. nessuno propone soluzioni, anche dolorose e difficili. si sta verificando una progressiva chiusura verso il mondo. possibile che non si possa far nulla, che si resti solo a dire di far muro? muro di chi e di quale materiale?forse un megabunker? chi lancia un’idea minimamente efficace, che non sia solo la preghiera(intanto ci uccidono), anche sul lungo periodo? sono certa che nessuno mi risponderà, non vorrei leggere le solite parole vane di pauraodioimpotenza, senza vie d’uscita.
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Chi pensava che una chiesa fosse un posto di pace, quasi inviolabile, una sorta di consolato protetto da veti diplomatici, non era nel giusto. Anzi, l’attualità ci racconta che quel marchio a forma di croce sta diventando l’obiettivo principale dell’odio radicale, mistificato in martirio religioso. Siamo Noi i veri perseguitati dal razzismo “cristofobico”, Noi che abbiamo spalancato le porte di casa e col “marenostrum” abbiamo aperto al “marevestrum” Gli interessi economico-politici intorno ai flussi migratori hanno fatto il resto. Tutto ciò, certamente, perchè troppo intenti a seguire le storie strappalacrime di “C’è posta per te”, le disfide amorose di “Uomini e donne”, i talenti di “Amici”: tutta zizzanìa. Per noi, una chiesa è il luogo di raccoglimento dove ritrovare il rapporto col nostro Dio, per altri invece solo il punto più pescoso per la caccia al Cristiano. Quel che è successo a Rouen mi convince che “il tempio” abbia fatto il suo “tempo” e ognuno di noi debba cominciare a dispensare Vangelo all’aria aperta, per le strade del modo, come fece Gesù. Rovesciamone l’asse, andiamo noi, a farci integrare da quelli che poi si presentano col coltello o cinti di tritolo, a spargere il seme buono per la nuova Mietitura.
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Coltelli, armi in generali e altro ancora per maggior aggressione, aggressività, sottomissione, prepotenza.
Maggior forza è nell’uomo inerme, che vede e vuole e vive il mondo senza violenza.
Libero, da ogni arma. tagliente. e psicologica.
Il coraggio è amare, al più presto.
Si sta facendo notte (cit)
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Cambiare, cambiare tutto, cambiare, tutti, dentro e fuori.
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Caro Fabri, magari molti torneranno a frequentare una chiesa.
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Se ne lasceranno qualcuna in piedi, Roberto.
Si preparano eventi tosti, ma l’establishment fa finta di niente.
A chi chiede soluzioni, ne so indicare una sola: cambiare vita, convertirsi.
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“Coloro che hanno distrutto l’uomo e la terra non possono sedere subito alla tavola di Dio insieme con le loro vittime. Dio crea giustizia”.
Benedetto XVI
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