
Stare con Gesù, vivere della Sua intimità, non scendere a compromessi col mondo: si può immaginare l’esito finale dei potenti che lo hanno giudicato. Manca poco per vederlo, quel tanto che basta per vivere di fede. Ma lo vedremo faccia a faccia, e sarà allora che ci disseteremo. Per ora è Lui che beve a lunghi sorsi. Così il Cristo alla Bossis, in questo intenso, sorprendente svelamento dei segreti della vita.
Il Cristo ci rende degni già con la Sua sola presenza;
Non è questione di temere il giudizio o ricevere il castigo, ma semplicemente di fidarsi, abbandonarsi, lasciarsi andare alla potenza della Sua misericordia.
Altrimenti, sarebbe una delusione non trovare “la mano che ci viene tesa” laddove il “coraggio” iniziasse a vacillare!
Entrare in intimità con LUI, “adottarlo” come “navigatore” della nostra esistenza:
Il traguardo, l’approdo, l’obiettivo, sarebbero garantiti sin dall’ “INIZIO DEL VIAGGIO”…
filo di Arianna nel labirinto del nostro cuore, del nostro tempo!
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Il paradosso di un Dio che ha bisogno di noi per dissetarsi…verrebbe da esclamare con Tertulliano: “Credo quia absurdum!”
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