
Alcune cose bisogna soltanto sopportarle: il male, sulla terra, è inevitabile. Ma c’è un modo migliore per farlo: pensare a quanto ha sopportato per noi l’Uomo dei dolori, che ben conosce il patire. Condividere tutto, unirsi a Lui, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, come se fosse impossibile rimuoverne il ricordo: così è un’altra cosa.
carissimo don Fabrì, tra un pò vado a lavorà, ma queste tue parole, come sempre ci invitano alla vita, confermo, te sei già santo. Forse nn te ne rendi conto. I santi sono così, così fatti bene. Grazie! [Mercoledì delle Ceneri]
"Mi piace""Mi piace"
c’é un errore é Giorgio Stella Roberto Carifi é l’account come si scrive
"Mi piace""Mi piace"
È davvero un’altra cosa…in questo modo la rinuncia e la sofferenza diventano mezzi per entrare nel mistero dell’Amore redentivo. Un bellissimo spunto di riflessione da portare nel cuore in questo inizio di Quaresima, grazie.
"Mi piace""Mi piace"