di Marilena Lucente
“Ogni mattina imponetevi di contraddire il progetto o programma che la vostra vita passata v’ispira. Fate esattamente il contrario di tutto ciò che il grande Albergo, il Baedecker, i vostri amici, la temperatura della giornata, il paesaggio, i vostri bagagli, il vostro denaro, le vostre comodità e tutti i vostri gusti vi impongono di fare. Sarà naturalmente in voi il desiderio di rimanere soli più lungamente possibile. Ma dovunque vi sono importuni e folle opprimenti!”
F.T.Marinetti, Scatole d’amore in conserva, 1927
In un brillante pomeriggio d’estate, il treno corre solcando l’estremo lembo della Puglia, attraversa la spianata degli ulivi – sembra sia il vento dell’alta velocità a muovere le foglie di verde, d’argento e di grigio – sfiora il giallo delle dune lungo la costa, sino ad inabissarsi, ma è un’ impressione, nell’azzurro intenso del mare. Azzurro lapislazzulo. Nello scompartimento viaggia Luce Marinetti, curatrice del Centro Studi Marinettiani della Yale University, diretta a Lecce. Di fronte a lei, una donna, la chiameremo semplicemente, la “Lettrice”, immersa nel libro: Scatole d’amore in conserva . Continua a leggere