John Steinbeck nacque in California, a Salinas, all’inizio del secolo scorso: intorno al 1925 abbandonò studi universitari molto regolari alla Stanford University e si trasferì in quella New York in cui morì nel 1968, dopo tre matrimoni e molti libri, annoverabili tra i capolavori della letteratura americana del secolo scorso: Pian della Tortilla, Uomini e topi, Furore, La valle dell’Eden, solo per citarne alcuni. Continua a leggere
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Creare nuovi librai a Napoli
Kraus sosteneva che la Vienna del suo tempo era la ‘stazione meteorologica della fine del mondo’.
Da quella città d’inizio secolo scorso si poteva prevedere con maggior agevolezza il futuro, vedere gli abissi che il futuro prossimo avrebbe riservato a una società occidentale in disfacimento. Continua a leggere
Anime Baltiche
Durante queste feste sono inciampato in un libro, Anime baltiche, che pochi mesi fa, alla sua uscita avevo colpevolmente ignorato. Un libro potente, di quelli che chiamano altri libri e letture, in una rincorsa infinita ed inesausta; sono ormai questi i miei preferiti: Danubio di Claudio Magris e Buddha sorride di Cesare Brandi per intenderci. Continua a leggere
Ian Rankin
Ci sono città le cui strade – lo sanno tutti – sono lastricate di letteratura : la Lisbona di Pessoa, la Praga di Kafka e Meyrink certo, la Trieste di Svevo e Saba. Dev’esserci qualcosa nell’aria sicuramente se a ( e su ) Edimburgo hanno scritto Robert Burns, Walter Scott, Robert Louis Stevenson e più recentemente Irwin Welsch e Ian Rankin. Continua a leggere