
Se ti senti felice, sappi che è opera dello Spirito Santo. Dio ci ha creati per la felicità e per il bene: non dev’esserci un motivo per essere felici. È una cosa che accade, come il merlo che si ferma alla finestra, o il sorriso di un bambino sconosciuto. Cerchiamo la felicità inseguendo obiettivi, progettando successi: nessuno ci ha insegnato che si è felici per un dono imprevisto, qualcosa di gratuito. Quando il cuore è, come in origine, un paradiso terrestre, niente può turbarlo. La felicità non proviene dal fare: un uomo, una donna, ridotti all’immobilità, non potrebbero conoscerla. Ma esistono persone impedite nel fare più felici dei cosiddetti sani. Finché non approdiamo a questa verità, ci dibattiamo in quelli che san Paolo classificava come pensieri iniqui. I Padri sapevano che basta poco per essere felici, e basta poco per essere tristi, perché la vita dipende dai pensieri. Chiediamo in dono la risposta giusta alla domanda che sta dietro a ogni pensiero: sei dei nostri o sei del nemico? Se, ignorando i pensieri iniqui, riaffiora la felicità, ringraziamo il donatore.