
Paolo Ruffilli
Le cose del mondo
(Mondadori, gennaio 2020)

La poesia di Paolo Ruffilli prende possesso del lettore con l’arte della seduzione, per ammaliarlo con la minuziosa esposizione della propria proliferazione (la raccolta comprende testi scritti nell’arco di tempo che va dal 1978 al 2019) e con la concretezza dell’osservatore sensibile e rigoroso. Poesia così adulta e composta da apparire inerme, aperta a qualsiasi forma di interpretazione o di interrogazione. Poesia fedele alla visione della musicalità della comunicazione poetica che si dipana attraverso composizioni tutte monostrofa, per lo più brevi, la propensione per l’endecasillabo con alcune deviazioni in ipermetri, l’uso equilibrato delle rime, rimealmezzo, assonanze, analogie.
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