Attilio Bertolucci, La capanna indiana
III
Dov’è volato l’uccello che nell’ora
più calda ti è passato sopra
alto, e i pali, i tronchi giovani
di gaggìa che ti formano, capanna
deserta, si sono rigati di freddo
un attimo nella quiete del sole?
Attilio Bertolucci, La capanna indiana
III
Dov’è volato l’uccello che nell’ora
più calda ti è passato sopra
alto, e i pali, i tronchi giovani
di gaggìa che ti formano, capanna
deserta, si sono rigati di freddo
un attimo nella quiete del sole?
Non avevo mai visto gabbiani sulle rive del Tevere
cangianti in questa fine d’inverno le penne e le acque.
Mi sono appoggiato al granito come fanno quelli
che vegliano sulla propria vita o morte usando
di Paola Renzetti
(Immagine: Bernardo Bertolucci con il padre Attilio durante le riprese di Novecento, girato nel 1975 nelle campagne emiliane)
– Ci racconti il seguito
del Grifasino – fa
Bernardo, e rivolto a Giuseppe
che in silenzio l’interroga: – Il Grifasino
è un asino con le ali, vive nelle grotte
del Groppo Soprano, agli ordini
del Mago Sabino, protettore
dei bambini buoni.
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L’albatro
Sovente, per diletto, i marinai catturano degli albatri, grandi uccelli marini che seguono, indolenti compagni di viaggio, il bastimento scivolante sopra gli abissi amari. Continua a leggere