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Il romanzo si conclude qui, non importa come andrà a finire: qualunque cosa accada, a Pentecoste è successo qualcosa da cui non tornerai più indietro. Continua a leggere
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Il romanzo si conclude qui, non importa come andrà a finire: qualunque cosa accada, a Pentecoste è successo qualcosa da cui non tornerai più indietro. Continua a leggere
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Che poi basta poco per capire. Piccolo-borghese, nient’altro che un desiderio piccolo borghese. Già, ma tu non lo sapevi, non te l’aveva mica detto. Continua a leggere
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Stai già pensando al prossimo romanzo. Ma adesso è diverso: non sai nemmeno se starai di nuovo qui, davanti al poster di Taormina e alla Piazza dei Miracoli. Continua a leggere
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Hai cominciato a scrivere in uno stato di chiarezza interiore: alcuni nodi decennali si scioglievano, ti sembrava arrivato il momento di redigere un bilancio del passato, di fare il punto su cosa avevi capito della vita. Continua a leggere
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Gli appuntamenti, dicevamo. Pare che Dio sia molto disponibile: basta tornare là, in una notte di mezza primavera, col fresco che comincia a pungere, nonostante il maglione di cachemire e il giubbotto buono per l’autunno. Continua a leggere
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Ai crinali ormai sei abituato: ti affacci da sempre su versanti opposti, come in certe ferrate delle Dolomiti dove basta un piede in fallo per morire. Continua a leggere
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Dicono che Dio conceda appuntamenti. Così, all’ultimo momento, anche quelli programmati da millenni. Continua a leggere
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Non hai saputo mai ballare. Ci hai provato: avevi acquistato un corso, addirittura, tentavi e ritentavi, davanti allo specchio dell’armadio; imparati alcuni passi, li ripetevi sempre, come se un mondo chiedesse di nascere a quel ritmo, dal corpo predisposto per tutti gli sport, eccetto questo. Continua a leggere
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Ogni attimo diventa attesa, ricordo, ribellione; e ancora pace, fiducia, come Lui ti ha chiesto spesso, l’altalenante andare sul ciglio del burrone, come se la vita fosse il numero di un’equilibrista, Continua a leggere
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Sai anche il come e il cosa; ti manca solo il quando. Ti accorgi che non solo hai smesso di parlare del passato, ma diserti anche il presente, per dare un volto al futuro che t’incalza. Continua a leggere
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Così è la vita: finalmente s’era fatta luce, avevi sciolto il nodo che t’avevano legato al collo nelle ore successive al parto, e la libertà s’affretta a presentarti il conto. Salato, come sempre. Continua a leggere
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Hai fatto un sogno strano: lei non entrava soltanto nella posta, ma gestiva agevolmente ogni canale di comunicazione, dal telefono fisso agli sms: nulla le sfuggiva, neanche un colpo di tosse, un respiro trattenuto. Continua a leggere
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Hai preparato, in questi giorni, cinque omelie che non servono più a niente. Avrebbero potuto dirlo prima, ma ormai sei abituato a certi scarti improvvisi, all’obbligo duro di ricominciare, col tempo che t’incalza, le forze che mancano, il contesto che diventa più difficile. Continua a leggere
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Lo sai, avresti dovuto raccontare il tuo passato, soffermarti sui dettagli che t’hanno trasportato fino a qui, spiegare ai lettori i meccanismi che t’hanno plasmato mattone su mattone, calce su calce, i temporali e i terremoti, o il semplice scorrere del tempo che ha inceppato le giunture, aperto crepe in una casa in cui hai finito per sentirti a disagio con te stesso. Continua a leggere
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Ricominciare: non esiste parola più bella e convincente. A cominciare, sono tutti bravi. Continua a leggere
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Ti sembra d’essere arrivato, certe volte. Tutto fila liscio, ogni tassello del mosaico ritrova il suo posto, pensato dai secoli dei secoli da uno che conosce l’arte. Continua a leggere
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Sì, sei deciso, niente può fermarti, a questo punto. La preghiera è diventata costante, ne hai scoperto il segreto, come hai fatto a non capirlo, fino a oggi? Continua a leggere
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Non era un’illusione toccare il cielo con un dito, camminare a mezzo metro da terra. Continua a leggere
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Sì, perché è vero che la vita è un viaggio: è come se passassi da un albergo all’altro senza capire bene che succeda, preso da mille appuntamenti, da una foga che si spiega solo con l’angoscia di riempire un vuoto, a tutti i costi. Continua a leggere
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Cos’ha questa città più di ogni altra? Basta affacciarsi da un ponte qualunque per capirlo. Da qui, per esempio, s’intuisce come acqua, terra e cielo formino una cosa sola, un quadro di fronte al quale non puoi non incantarti. Continua a leggere