Giacomo Sartori ci racconta un’altra storia.
Non bisogna credere troppo a quello che Sartori dice e mostra di sé (basta crederci soltanto un poco): che è scrittore e agronomo, che vive tra Trento e Parigi, che ha gli occhiali, insomma le determinazioni di spazio tempo occupazione figura che disegnerebbero le linee di un profilo umano: queste sono cose che si dicono, e si mettono sulle quarte di copertina, così, per decorazione.
No, lui è in primo luogo un raccontatore: afferra storie, le piglia, le mette giù per iscritto e le pubblica. E deve essere fedele alle storie che acchiappa, mica gli è concesso di fare voli di fantasia, di inventare (che è sempre un falsificare). Lui alle storie si attiene in tutti i dettagli essenziali, e le conduce dove devono concludere. Non dice frottole. Sartori è un professionista serio.
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