di: Guido Tedoldi
Dopo la lettura di «Non chiedermi come sei nata», romanzo di Annarita Briganti – Cairo Editore, 2014, pp. 200, € 13,00
La protagonista di questo romanzo si chiama Gioia Lieve, ma nelle prime pagine della vicenda precipita in uno stato mentale tutt’altro che contento: ha un aborto spontaneo, e da successive visite ginecologiche risulta che la sua capacità di diventare madre potrebbe essere stata compromessa. Inoltre ha già 39 anni, un’età nella quale per molta parte della storia dell’umanità le donne erano troppo vecchie per restare incinte.
Per fortuna siamo nel XXI secolo, e la scienza medica conosce tecniche di inseminazione assistita sempre più efficaci. Il desiderio di Gioia di avere un figlio (o una figlia, come lei preferirebbe) può essere soddisfatto.
Per sfortuna siamo in Italia. La legislazione nazionale ostacola chi vuol avere figli con metodi non certificati da millenni d’uso tradizionale. Gioia dovrà andare all’estero.