di Michele Lupo
Giuseppe Garibaldi, l’uomo che ammira la Comune di Parigi e che vorrebbe “l’istruzione obbligatoria, gratuita e laica”, è il protagonista di un “libro esortativo”: così i curatori definiscono Il libretto rosso di Garibaldi.
Non ha pretese filologiche infatti il piccolo volume curato dai fratelli Massimiliano e Pier Paolo Di Mino, ma quelli su cui poggia sono pur sempre documenti scritti di proprio pugno dal grande generale, “Eroe dei due mondi” Continua a leggere