
L’eterno bisogno di rivolgersi a Dio
di Pietro Citati
Qualche giorno fa, uno dei maggiori editori italiani mi ha detto che gli unici libri che oggi, in Italia, abbiano un pubblico sicuro, sono quelli di argomento religioso. Mi duole moltissimo che proprio ora si concluda, col numero 96, la collana: Basilio di Cesarea, Frate Ivo, Anastasio Sinaita, Riccardo di san Vittore, Pietro il Venerabile, Efrem il Siro, Simone Studita, Macario l’Egiziano, Aelredo di Rievaulx, Teodoro di Mopsuestia, Baldovino di Ford, Sergio di Reshayna: testi di trentadue o quaranta pagine, a buon prezzo, ben tradotti e con prefazioni scrupolose, usciti dalla laboriosa officina della comunità di Bose. Tra gli ultimissimi vorrei ricordare Nella Scrittura è il regno dei cieli di Nilo di Ancira: un monaco di Ankara, vissuto tra il quarto e il quinto secolo discepoli di Giovanni Crisostomo. Aggiungo uno dei più grandi scrittori cristiani, Isacco di Ninive, nato nell’attuale Qatar, e vescovo di Ninive (in Iraq) verso la fine del settimo secolo. Continua a leggere →
Mi piace:
Mi piace Caricamento...