
“Cinquantadue anni, ma certi giorni ha cent’anni e certi giorni ne ha dieci. Ha la saggezza di un vecchio capo indiano, ha lo sguardo curioso del bambino, che vuole andare a fondo, scoprire la vita, imparare. Un direttore anomalo, un uomo che ha fatto della verità e della libertà le bandiere sue e del giornale che dirige. I lettori del direttore Antonio Sovesci sanno che lui non li tradirà mai, perché sanno che il direttore Sovesci ha un difetto, un difetto che è in realtà un pregio: non sa o non vuole mentire”.
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