Intervista di Sonia Caporossi
Da Critica Impura
Siamo i Custodi della Percezione, Guardiani degli Angeli Caduti in Fiamme dal Cielo, Lupi Siderali. Un gruppo di liberi sognatori indipendenti. Viviamo nel cyberspazio, siamo dappertutto. Non conosciamo frontiere. Questo è il nostro manifesto.
(Dal Manifesto del Connettivismo)
Sonia: Una sorta di panteismo postorganico, o panorganesimo posteistico, che fonde la percezione animale con l’intero universo, con la sua scia energetica, con la sua sostanza quantistica indecidibile. Una sorta di fusione e abbandono generale al senso più riposto del proprio esserci, calandosi negli ariosi ed estatici inferni del tutto, nella goccia dell’oceano cosmico vero padre delle acque amniotiche che tengono a culla l’intera umanità, l’oceano di cui anche Osho parlava, insieme al Lem di Solaris, che non a caso l’aveva reso vivo e pulsante, in forma di pianeta senziente. Questa la mia prima ed immediata percezione del connettivismo come movimento innanzitutto filosofico ed esistenziale. Giovanni, mi potresti adesso dare la tua?
Giovanni: Direi che hai colto delle vibrazioni fondamentali della poetica connettivista. Il senso di appartenenza al tutto è la chiave del termine “connessione”, che peraltro ognuno di noi membri di questa avanguardia coglie da un suo specifico angolo visuale, tanto che recentemente Giovanni De Matteo ha sottolineato come, più che di “connettivismo”, sia opportuno parlare di “connettivisti”. Personalmente, eviterei di classificare la nostra esperienza artistica in senso panteistico o panorganico. Preferisco guardarvi come a una varietà di declinazioni della presenza della Fonte creatrice in tutto ciò che esiste. E questo è un tema presente in tutte le grandi tradizioni spirituali, compreso il cristianesimo, dove Dio è Padre e Madre, ma anche Figlio (dell’Uomo) e Spirito Santo, dunque compresente a tutto ciò che esiste nel mondo materiale. Lo spirito è coessenziale alla materia; è quanto di più concreto esista (come sottolineo anche in un mio articolo che presto uscirà nel numero 17 di NeXT, il bollettino ufficiale del movimento, per la rubrica HolYsTolk, gentilmente affidatami da Sandro Battisti). Ecco perché il mio approccio connettivista tende a concentrarsi sulle atmosfere dei luoghi, le energie degli oggetti, l’intuizione primitiva – e per questo non filtrata e necessariamente genuina – dell’identità di una persona; e sulla radice intuitiva della vera sapienza, che sgorga dal profondo, dal Sé, dall’emozione nuda e dalla ferita dell’anima. Continua a leggere →
Mi piace:
Mi piace Caricamento...