Con Viola Amarelli non c’è bisogno di ricostruire ragioni, decifrare poetiche nascoste. In questa silloge ad esempio lei stessa – a latere – dichiara: “Si presta voce a un mondo… ci si illude, perché il mondo resta tutto… E’ la scrittura spugna, materia che respira: quello che hai ridai. Per questo ogni poesia è sempre, dannatamente, anche nolente, politica.” Continua a leggere
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Di Corsa. Viola Amarelli
Di Corsa. Viola Amarelli
α) Di corsa, da sempre la fretta. Persino nei sogni l’urgenza di fare, concludere il cerchio. O invece è la fuga nel panico, l’angoscia da adrenalina.
β) La fiamma crepita piano fin quando trovando la strada s’impenna. D’un colpo, la vampa, un attimo che sbalza fuori dal tempo, e da sé. L’accumulo dell’energia che esplode, e riempie. Il pieno, ricade svuotato. Vorace, la voglia di prendere tutto bruciando. Forse. Anche.
γ) C’è una pigrizia di fondo, un bel fare niente. Occorre innaffiare le ortensie,. Ha messo begonie, usavano ai tempi di zie e delle nonne. Continua a leggere
Note su “La guardia è stanca” di Geraldina Colotti
Note su “La guardia è stanca” di Geraldina Colotti.
Di Viola Amarelli
Strutturato come una rapsodia, “La guardia è stanca”, (Cattedrale, 2010) terzo libro di poesie di Geraldina Colotti, ha il suo fulcro poematico nella cronaca di una sconfitta, storica e generazionale. Ne è palese metafora la figura, appunto, della *guardia*, che da impaziente miliziano bolscevico artefice della chiusura della Duma, diventa nel corso del libro – e del *secolo breve* – portatore di un’attesa sempre più deserta e beckettiana nella stessa esperienza carceraria (di solito nessuno viene; qui non succede niente). Continua a leggere
“Donne sull’orlo dell’oracolo.” Incontro in libreria.
Napoli, 22 ottobre ore 20
Libreria Treves, Piazza Plebiscito
il Centro di poesia, l’Accademia Palasciana, la Libreria Treves
presentano
DONNE SULL’ORLO DELL’ORACOLO :
la lingua tra mito e storia
“Notizie dalla Pizia”
di Viola Amarelli
(edizioni LietoColle, 2009)
Introduzione di Antonio Cuccurullo
Guida magistralis, letture e impossibili silenzi di Marco Palasciano
“In un poemetto polifonico le voci delle sacerdotesse indagano l’intreccio tra sacro e
profano, sapere e potere, alternando toni ironici a timbri sapienziali in uno splendente
corpo a corpo tra mito, storia e lingua: una Spoon River dove si affaccia Marziale”
Rabat
di Viola Amarelli
Pura follia, il molo ch’era inverno, i pescherecci fermi per le onde, Yossouf che fingeva di abbracciarmi ma come attrice ero più brava io, così quando sentii sotto il giaccone il caldo che saliva, basso in alto, riuscii a buttargli lo zaino nella risacca, schiuma ruggente su inneschi e candelotti. Non l’ho più visto ma m’hanno detto, almeno so, Allah Akbar, che è vivo.
Mi mancano gli aranci dell’Atlante, l’odore della neve, gli intagli delle travi su in montagna, l’acqua alle gole e nei canali. Cucino ceci, strofino una teiera, cose da poco, scivola il tempo, manciata sul granito. Mi manca mio nipote, la sua risata: l’ultima volta aveva rughe in fronte e la disperazione desolata.
Poiché non si dà pace nel cerchio dei nemici, tra la miseria nera e i corpo dei fratelli dilaniati. Vorrebbero comprarci, la fede con l’onore, quello che conta sempre, più della stessa vita. Per quanto fiato abbia combatterò, spada contro spada, come i padri dei padri dei miei padri, restassi solo. Anche qui ora, server contro computer, terra straniera. Le donne non capiscono, molli di cuore.
Su “Rumeni” di Anna Lamberti Bocconi.
di Viola Amarelli
E’ un viaggio turbinoso e picaresco quello che ci offre “Rumeni” di Anna Lamberti Bocconi (Stampa Alternativa, 2009) ; un reportage di ladruncoli e becchini, baristi e cameriere che, in una Milano sghemba e amatissima, rispecchiano le ragioni e le passioni dell’io narrante, vero protagonista del romanzo. Se infatti formalmente la struttura ad episodi del libro rinvia alla categoria dei racconti, la voce autoriale, continua e pulsante, delinea un pellegrinaggio laico nel cuore di una realtà *altra* ricchissima e complessa che lungo il tragitto irrompe e modifica l’occhio del reporter.
Fuori di ogni schematismo – come giustamente sottolinea il risvolto di copertina – l’approccio al mondo dei migranti avviene in presa diretta, col solo ricorso a topoi letterari (la mendicante, il mangiatore di fuoco, il “branco” di ragazzi), usati peraltro come grimaldello per scardinare pre-concetti sia razzisti sia buonisti. Continua a leggere
Donne oracolo
di Nadia Agustoni
Viola Amarelli, Notizie dalla Pizia, edizioni LietoColle 2009.
Raccontare è far uscire dall’ombra e rivelare qualcosa che non sempre si può cogliere. Un ritratto in versi di figure lontane è uno studio che restituisce una profondità a frammenti sparsi: idee, notizie storiche e costruirsi del mito. La distanza si rifrange in queste voci di Pizie che Viola Amarelli ci presenta nel loro tempo, ma al di là del tempo e direi quasi facendo oracolo la poesia cui le affida. Le evoca, custodi del sacro, ostinate e fragili, attente e consapevoli di una chiamata e forse superbamente isolate nel loro essere state donne del popolo, destinate alla parola-visione, ma anche a un’impotenza maggiore perché consapevoli che: “ so, che sapere non serve/ so l’infelice”.
Questa veggenza se è vocazione lo è anche per lo stupore della bambina cui la propria divinazione è rivelata da un Febo delfino quell’unica volta che lei vede il mare accompagnando il padre con l’asino: “frogi nella brina/ vento di sale e turchese a chiazze lo stupore/ immenso, pari al cuore senza linea”. Continua a leggere
Viola Amarelli – Note su “A ogni cosa il suo nome” di Francesco Tomada
Viola Amarelli – Note su A ogni cosa il suo nome di Francesco Tomada
“Le Voci della Luna” confermano una attenta linea editoriale pubblicando “A ogni cosa il suo nome”, secondo libro di Francesco Tomada, autori tra i più interessanti degli ultimi anni.
I testi di questa raccolta palesano, con una accresciuta consapevolezza, ragioni e spazi della scrittura di Tomada già presenti nel precedente, felice esordio de “L’infanzia vista da qui”. Continua a leggere
La polifonia del mondo – Viola AMARELLI
(Linda Allison, The Coral Reef)
(Da: Notizie dalla Pizia, 2005, e-book, www.vicoacitillo.net)
(la veggente)
So, i granelli di sabbia
la misura dei mari,
le direzioni d’aquile e di venti.
So dove l’ali di farfalle ogni momento.
So, l’urlo e il muto,
quello che è stato come ciò mai nato.
So, fatica di termiti
lucertole al salice inseguite.
So, che sapere non serve,
so l’infelice.